Come si sviluppa lo stalking (Lo stalker è anche donna – Parte 4)

Come si sviluppa lo stalking  (Lo stalker è anche donna – Parte 4)

La relazione tra una stalker e la sua vittima nasce spesso come una conoscenza casuale che diventa nel giro di breve tempo un rapporto molto stretto.
La persecutrice tende ad idealizzare la relazione con la sua vittima, percependola come più importante e significativa di quanto non sia: per esempio, considera come la sua migliore amica una ragazza che conosce da poche settimane.
In breve tempo la stalker  stabilisce con la sua vittima un rapporto simbiotico, monopolizzando completamente il suo tempo libero e pretendendo una disponibilità  senza limiti.
La persecutrice  telefona 14 o 15 volte al giorno, anche negli orari più impensati ( per esempio, in piena notte), si trattiene al telefono per ore intere o piomba in casa nei momenti meno opportuni senza darsi il preavviso di avvisare.
La relazione con la vittima è caratterizzata dall’incapacità di accettare il limite: la stalker pretende che l’ altro/a sia costantemente a sua disposizione e si arrabbia moltissimo se questo non avviene  e  la vittima mostra un qualche grado di indipendenza personale.
Qualsiasi tentativo di mantenere una giusta distanza nella relazione come declinare un invito o non rispondere all’ennesima telefonata della giornata viene letto dalla stalker come una minaccia d’abbandono che scatena crisi di ansia e rabbia.
Quando la vittima, esasperata da  una situazione ormai insostenibile, decide di porre fine alla relazione, inizia lo stalking vero e proprio.
Dal punto di vista psicologico, lo stalking verrebbe spiegato con l’impossibilità di fronteggiare la perdita.’
La persecutrice, incapace di elaborare la ferita narcisistica dell’ abbandono, si percepisce come la sola vittima della situazione e si vendica, perseguitando.
Le continue telefonate e messaggi, i comportamenti controllanti e/o aggressivi hanno anche lo scopo di mantenere un legame con la vittima, infatti per lo stalker ( uomo o donna che sia)   è fondamentale ricevere una qualsiasi risposta emotiva da parte della vittima perchè il silenzio ( la non risposta) genera un angoscia insopportabile.